sabato 8 ottobre 2011


TACCHI AFFILATI

Le impronte tue di tacchi affilati

neve cade e scompone e cesella
imbianca e arroventa la carne tua bianca,
il buio corre lungo le ciglia e nei lati.

Posso solo dirlo quanto sei bella,
nel prato che gela e colora
nuda nelle bianche lenzuola
occhi viola, santa e corrotta come una suora.

Il sole in gocce di sale e vino
e gabbiani fermi su spille di vento
fra le loro onde li sogno,
e da si viola il succo dentro di te
o forse è solo così che lo ricordo

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